Il 25 Aprile 2021 tre nostri compagni, Bakari Sinayoko, Abdoulaye Keita e Mamadou Konate vennero presi a fucilate da parte di “individui” ancora senza nome né volto. Dopo un anno, continuiamo a chiedere inascoltati Verità e Giustizia visto che i responsabili di questo barbaro e razzista atto criminale rimangono liberi e impuniti.
In questo giorno della Liberazione, chiediamo allo Stato italiano e alle autorità locali di liberare le vittime dal fardello dell’ingiustizia, parteggiando nel contempo per i braccianti che Resistono contro lo sfruttamento e il Caporalato. Ci siamo recati sul luogo dell’aggressione per dire a gran voce che noi non dimentichiamo, e che è necessario che le istituzioni lavorino per la ricerca della verità.
Nella giornata della Liberazione, tener fede alla memoria è più importante che mai.
Aboubakar Soumahoro, a nome della Lega Braccianti, ha dichiarato:
“A distanza di un anno non si è ancora scoperchiata la verità. I responsabili di questo atto criminoso continuano ancora a camminare a piede libero. Chiediamo allo Stato di schierarsi, sostenendo la lotta della Lega Braccianti, portando i responsabili di fronte alla giustizia. Bisogna schierarsi. O si sta dalla parte della legalità, dei diritti e della dignità dei braccianti. del permesso, del lavoro, della casa, della Resistenza. O si sta dalla parte dell’illegalità, del caporalato e dello sfruttamento. Lo Stato non può latitare”.
FOTO DI: Foto di Domenico Iannantuono: www.domenicoiannantuono.com